Guida alla degenza in isolamento protettivo

 

Per il paziente candidato al trapianto ed i suoi familiari

 

Recapiti Telefonici

Caratteristiche del Reparto

Biancheria

Materiale per igiene personale

Oggetti Personali

Norme per i visitatori

Attività della giornata

Igiene Personale

Igiene Intima

Doccia

Autoispezione

Igiene cavo orale

Alimentazione

Fasi del Trattamento

Fase di Condizionamento

Fase di Riposo

Giorno del Trapianto

Fase di Aplasia

Fase di Attecchimento

Malattia Trapianto verso l'ospite

Problemi possibili durante la degenza

Glossario

 

PREMESSA

 

La definizione di questa guida nasce dall’esigenza di definire al meglio le norme comportamentali volte a garantire la Vostra sicurezza attraverso un gioco di squadra, impegnativo,che si può instaurare in un contesto complesso come la nostra sezione di isolamento protettivo.

Per isolamento protettivo si intende la permanenza in un ambiente a bassa carica microbica dove l’organizzazione e i comportamenti degli operatori sanitari, della persona degente e dei suoi familiari, sono volti a

mantenere questa condizione.

Ciò favorisce la protezione dalle infezioni durante tutto il trattamento che si associa a un drastico abbassamento di tutte le difese immunitarie.

La presente guida ha lo scopo di dare informazioni circa:

  •  la preparazione per il ricovero
  • le fasi del trattamento
  • lo svolgimento della degenza
  • le prestazioni e i materiali offerti dalla struttura
  • la possibilità di soddisfare alcune esigenze individuali
  • notizie utili a carattere generale.

E’ importante sottolineare che questo libretto fornisce delle indicazioni standard, cioè valide nella maggioranza dei casi, ma che non può contemplare tutte quelle situazioni legate a particolari variabili individuali.

Vi invitiamo, dunque, alla lettura di questo piccolo manuale, sperando che possa chiarire dubbi e perplessità; il personale rimane comunque a disposizione per ogni chiarimento e/o integrazione a quanto di seguito descritto.

 

RECAPITI TELEFONICI

NUMERI TELEFONICI:

 

EMATOLOGIA 1

EMATOLOGIA 2

Centralino Molinette

O11 6331633

011 6331633

Reparto

011 6334419

011 6335612

Coordinatrice Infermieristica

011 6334261

011 6335358

Sala medici  (08.30 – 14.00)

011 6334419

011 6335359

 

 

011 6335666

Nelle camere è disponibile un apparecchio telefonico abilitato sia a  ricevere che ad effettuare le chiamate. Alla dimissione verrà  inviata all’Ufficio Cassa dell’Azienda la segnalazione del nominativo di chi ha usufruito dell’apparecchio telefonico, in modo da farvi pervenire al domicilio la relativa bolletta. I numeri interni di seguito elencati dovranno essere preceduti dal  011633:

CAMERA

EMATOLOGIA 1

EMATOLOGIA 2

1

4417

5663

2

4416

5614

3

4415

5613

4

4437

5664

5

4413

5665

 

Esempio: per chiamare la stanza n° 1 comporre lo 011/6335663

 

E’ consentito l’uso del cellulare. 

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CARATTERISTICHE DEL REPARTO

 

Ciascuna delle due struttura è dotata di 5 camere, corredate di una zona filtro (emat.2), 1 letto, 1 armadio (emat. 2), 1 tavolo, un comodino (due comodini per l’emat.1) ed 1 bagno provvisto di lavandino, specchio, doccia, water.

 

La bassa carica microbica ambientale viene mantenuta attraverso: la chiusura costante di porte e finestre, il filtraggio dell’ acqua e dell’ aria, quest’ultima a pressione positiva all’interno delle camere, le procedure di ingresso dei materiali e delle persone, le procedure di pulizia e la sanificazione.

Il personale del trapianto, indossa una divisa pulita ad ogni inizio turno, cambia le calzature all’ingresso del reparto. Ad ogni ingresso nella camera di degenza, indossa la mascherina e si lava le mani.

E’ consigliabile non uscire dalla camera nel periodo di “aplasia”; per qualsiasi necessità usare il campanello situato vicino al letto.

La stanza dispone di 3 dispositivi di illuminazione, uno generale che illumina tutta la stanza, mentre il secondo ed il terzo  attivano la luce posta sopra il letto.

All’interno del bagno c’è un dispositivo a corda posto a fianco il wc ed uno posto accanto alla doccia per chiamare il personale.

Ogni stanza è dotata di un televisore con relativo telecomando a distanza.

La persona degente è libera di muoversi all’interno della camera, in quanto le infusioni endovenose vengono somministrate attraverso “una prolunga”, collegata ad apparecchi infusivi attaccati ad un asta dotata di rotelle.

 

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BIANCHERIA:

 

Consegnare in tutto 6 set così composti:

1.      1 pigiama o camicia da notte ( sostituiti da magliette, pantaloni lunghi o corti, tute da ginnastica leggere a seconda delle vostre abitudini )

2.    1 paio di slip o boxer

3.    1 asciugamano viso

4.    1 asciugamano bidèt

5.    1 canottiera o maglietta

6.    1 paio di calze ( facoltativo)

7.    1 cuffia o foulard ( facoltativo)

Riporre in una busta nuova di nylon, con chiusura a zip, quanto sopra elencato.

E’ possibile portare una felpa o golfino da cambiare almeno ogni 2 giorni.

Gli indumenti non devono essere necessariamente nuovi, l’importante è che siano di puro cotone e lavati a 60°con additivo disinfettante tipo Napisan.

Si consiglia inoltre di confezionare altri 2 set per eventuali cambi extra durante la giornata con:

-         1 paio di slip

-         1 canottiera

-         1 asciugamano da bidet

 

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MATERIALE PER IGIENE PERSONALE:

 

ü     Sapone neutro in dispenser                                     

ü     Crema idratante neutra in dispenser

ü     Forbici da unghie a punta tonda o tagliaunghie completamente in metallo

ü     1 spazzolino da denti a setole sintetiche

ü     dentifricio in dispenser

ü     Schiuma da barba spray

ü     Rasoi confezionati monouso

ü     Crema emolliente per labbra in tubetto e non in stick

ü     1 paio di ciabatte in plastica chiuse, facili da calzare e di materiale liscio, in modo che non catturino polveri e siano facilmente disinfettabili (quindi non di stoffa o pelo);

ü     Torcia elettrica piccola ( serve per controllare il cavo orale)

ü     Compresse effervescenti per pulizia protesi dentaria ( se presente)

ü     Assorbenti solo per uso esterno, confezionati in bustina singola

Il materiale sopra elencato dev’essere assolutamente NUOVO, e mantenuto nella confezione originale.

 

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OGGETTI PERSONALI:

 

OGGETTO 

COME

 

QUANTO

Libri nuovi

Giornali, riviste

 

confezionati in  buste di cellophane

2- 4

 

Stereo portatili

Lettori CD

Radio

Dimensioni limitate

1 per tipo

Computer

 

Portatile; la connessione ad internet non è possibile se non con mezzi propri

1

Cassette audio

 

CD

Nuove

 

Anche usati

Fino a 10

 

Fino a 10

Poster – fotografie

 

Poster da appendere con il nastro

Adesivo nuovi

Fotografie in portafoto di plastica

1 – 2

1 – 2

Uncinetto/ lavoro a maglia

Gli strumenti devono essere

interamente in metallo.

A discrezione

Ricamo

 

Si consiglia un canovaccio a trama larga, aghi stondati, filo di cotone. Nuovi.

A discrezione

Puzzle

Nuovi

Uno per volta

Blocchi, quaderni, carta da lettere, album da disegno. Penne, matite, pennarelli.

Nuovi.

Mantenuti nella loro confezione originale

A discrezione

 

Oggetti sacri, oggetti affettivi

Di piccole dimensioni.

A discrezione

Giochi elettronici

Giochi da tavolo

Di piccole dimensioni.

Di piccole dimensioni, nuovi.

A discrezione

Pile

Nuove confezionate

 

Telefoni cellulari

Con relativo caricabatterie

1 – 2

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IL GIORNO PRECEDENTE IL RICOVERO EFFETTUARE:

  rasatura completa della testa

  taglio accurato delle unghie dei piedi e delle mani e rimozione dello

    smalto.

AL MOMENTO DEL RICOVERO:

  giungere in reparto all’orario concordato

  Portare con sé esami radiografici precedenti ( Rx, TAC)

  Portare con sé farmaci assunti

  togliere anelli, collane, orologio, piercing e altri gioielli in genere.

 

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NORME PER I VISITATORI

 

ORARIO DI VISITA:                                                  

 

L’apertura della porta d’ingresso avverrà unicamente nei seguenti orari:

 

Ø      alle ore 14.30

 

Ø      alle ore 16.30

 

Ø      alle ore 19.00 per l’ematologia 2 e

 

Ø      dalle 16.00 alle 18.00 per l’ematologia 1.

 

·        Gli orari potranno subire variazioni previo accordo con il personale.

 

·          E’ consentita la presenza di una sola persona  per tutta la durata di un singolo turno di visita; è quindi vietato lo scambio dei visitatori.

·        Non è consentito l’accesso ai bambini di età inferiore ai 12 anni.

                                                                                         

Nell’apposito armadietto presente nello spogliatoio (per l’emat. 2) o nell’appendiabiti (per l’emat. 1) il visitatore può riporre la giacca, il cappotto, ….etc ;

I parenti una volta entrati nella stanza visitatori (per l’emat. 2) o nella zona filtro (per l’emat.1 ) devono lavarsi le mani e indossare nel seguente ordine:

  •     camice 
  •     copri capo
  •     mascherina
  •     sovrascarpe

Prima di accedere alla stanza del paziente è necessario lavarsi accuratamente le mani e i polsi utilizzando la NEOXIDINA MANI posta sopra al lavandino avendo rimosso prima tutti i monili e orologi e bracciali. Per toccare il familiare ricoverato è consigliato l’uso dei guanti che troverete a vostra disposizione sul carrello fuori dalla stanza del ricoverato.

Il cambio sporco lo troverete riposto in un cassettino sotto al lavandino del bagno (per l’emat. 2) o nel bagno (per l’emat. 1).

Tutto il materiale portato dev’essere consegnato al personale del reparto che provvederà a disinfettarlo e a consegnarlo al paziente.

Non sedersi sui letti

Utilizzare i servizi igienici presenti nella degenza.

Il personale di reparto non si assume la responsabilità circa il furto o lo smarrimento di oggetti di valore.

 

ASTENERSI DALLA VISITA TUTTI COLORO CHE AL MOMENTO SONO AFFETTI DA INFLUENZA, RAFFREDDORE E QUALSIASI PATOLOGIA POTENZIALMENTE CONTAGIOSA.

 

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ATTIVITA' DELLA GIORNATA

 

La giornata all’interno della camera di degenza è occupata in parte dalle attività di cura e di assistenza e, in parte, da momenti di riposo e svago.

 

Orientativamente una giornata tipo si svolge come segue:

 

MATTINO

o       Prelievi ematici da CVC

o       Rilievo del peso corporeo

o       Colazione

o       Igiene del cavo orale ed esecuzione degli sciacqui

o       Doccia

o       Riordino pulizia e disinfezione della camera

o       Rilievo di polso, pressione, temperatura corporea

o       Somministrazione della terapia

o       Visita medica

o       Medicazioni e cambio delle linee di infusione

o       Pranzo

o       Igiene del cavo orale

o       Somministrazione della terapia

 

POMERIGGIO

o       Attività libera e/o riposo

o       Somministrazione della terapia

o       Rilievo di polso, pressione, temperatura corporea

 

SERA

 

o       Cena

o       Igiene del cavo orale

o       Somministrazione della terapia

o       Rilievo di polso, pressione, temperatura corporea

o       Attività libera e/o riposo

 

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IGIENE DELLA PERSONA

 

E' uno degli aspetti più importanti legati alla riduzione del rischio di contrarre infezioni.

Di seguito vengono descritte, in modo dettagliato le varie procedure per una corretta igiene della persona, 

gli obiettivi che si intendono raggiungere, la frequenza delle specifiche attività, il materiale occorrente

 

 

PREMESSA: Le mani sono il veicolo principale per il trasporto di agenti patogeni e non. Ciò vuol dire che con esse si possono trasmettere le infezioni.

L’efficacia dell’igiene delle mani dipende da tre fattori:

1. Il sapone

2. Il frizionamento

3. La procedura con la quale si asciugano

OBIETTIVO: Limitare il più possibile la contaminazione microbica della

stanza di degenza, del proprio corpo e della superficie cutanea.

FREQUENZA:  

                   - Prima dei pasti

- Prima dell’assunzione della terapia

- Dopo essere stato in bagno

- Prima della pulizia del cavo orale con garzine

OCCORRENTE: 

                   - Sapone presente nella stanza

- Acqua corrente

- Salviette di carta monouso

- Crema idratante

PROCEDURA:

  • Bagnare le mani;
  • Prendere il liquido disinfettante/detergente nel palmo della mano;
  • Procedere allo sfregamento di tutte le superfici delle mani (dorso, palmi, spazi interdigitali) ed insaponare bene;
  • Sciacquare accuratamente (non devono restare residui di sapone);
  • Procedere all’asciugatura tamponando con le salviette monouso ponendo attenzione a non lasciare le mani umide;
  • Idratare la pelle più volte al giorno per impedire la screpolatura delle mani.

 

IGIENE INTIMA

 

PREMESSA: Le zone genitali sono una parte del nostro corpo dove risiedono e si sviluppano molti germi. Per tale motivo è di fondamentale importanza, durante tutta la degenza, eseguire l’igiene di queste parti in modo scrupoloso e continuo.

OBIETTIVO: Attraverso l’esecuzione del bidet, si riduce la flora batterica, al fine di evitare rischi di contaminazione.

FREQUENZA:   Tardo pomeriggio

Dopo ogni evacuazione

PROCEDURA:

- Bagnare i genitali

- Insaponare i genitali

- Risciacquare i genitali

- Bagnare la zona perianale

- Insaponare la zona perianale

- Risciacquare la zona perianale

- Asciugare accuratamente prima i genitali, poi la zona perianale

- Al termine lavarsi le mani

N.B. Il bidet non è presente nel bagno, al suo posto troverete una bacinella sterilizzata da apporre sul wc.

 

DOCCIA

PREMESSA: Cute e mucose sono normalmente sede di innumerevoli microrganismi patogeni e non, che vi si possono depositare.

Da qui l’importanza di effettuare un lavaggio accurato di tutta la superficie corporea.

OBIETTIVO: E’ buona norma eseguire la doccia allo scopo di diminuire la

carica microbica.

FREQUENZA: Tutti i giorni

OCCORRENTE: 

                   - Sapone presente nella stanza

- Acqua corrente

- Asciugamani

- Crema idratante

PROCEDURA:

- Bagnare completamente il corpo escludendo la zona del catetere venoso centrale;

- Insaponare la parte superiore:tronco anteriore e posteriore, braccia, ascelle (fino all’ombelico);

- Sciacquare accuratamente;

- Insaponare la parte inferiore: genitali, glutei, gambe, piedi;

- Sciacquare accuratamente;

- Asciugarsi bene, seguendo la stessa sequenza del lavaggio con attenzione particolare alle pliche cutanee;

- Idratare tutto il corpo

 

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AUTOISPEZIONE

 

PREMESSA: Partendo dal presupposto che ognuno di noi conosce il proprio

 

corpo meglio degli altri, è opportuno procedere ad un’autoispezione giornaliera, al fine di rilevare precocemente alterazioni dell’integrità cutanea.

Tutto questo allo scopo di intervenire tempestivamente, limitando le complicanze di tali alterazioni e facilitandone la risoluzione.

OBIETTIVO: Favorire l’integrità cutanea con la precoce individuazione delle alterazioni.

FREQUENZA: Ogni giorno, in modo particolare il giorno in cui si esegue la

doccia.

PROCEDURA:

- L’autoispezione deve essere fatta prima di entrare in doccia;

- Controllare il corpo, con maggiore attenzione alle zone a rischio:

  • Ascelle
  • Pliche cutanee (zona sottomammaria, inguinale)
  • Genitali
  • Piedi

- Le alterazioni da rilevare sono le seguenti:

  • Arrossamenti
  • Secchezza e/o desquamazione della cute
  • Abrasioni
  • Petecchie
  • Ecchimosi

- In caso di prurito e/o senso di calore, o qualsiasi altra alterazione rispetto ai giorni precedenti, riferire al personale.

- In quest’ultimo caso, l’autoispezione continuerà ad essere utile, come confronto, all’esame effettuato dal personale, per seguire l’evoluzione di eventuali lesioni.

 

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PULIZIA DEL CAVO ORALE

 

 

Una corretta igiene orale è di fondamentale importanza per diminuire la carica microbica; ciò è ancora più importante in condizioni di abbassamento delle difese immunitarie.

 

Pertanto è necessario l’uso dello spazzolino dopo ogni pasto o, almeno due volte al giorno (questo se il numero delle piastrine è sufficiente a supportare l’uso dello spazzolino; altrimenti sarà necessario eseguire la pulizia della bocca mediante l’utilizzo di garzine: vedi il paragrafo pulizia del cavo orale in aplasia).

Importante è anche l’uso dei colluttori forniti dal personale di reparto.

Il collutorio ANTIFUNGINO dovrà essere assunto dopo con la seguente modalità:

Þ       Assumere lo sciroppo, eseguire degli sciacqui per circa 30 secondi e deglutirlo.

Esistono poi, altri tipi di COLLUTTORI, preparati in farmacia, che NON VANNO DEGLUTITI, ma che sostituiscono il COLLUTTORIO ANTIFUNGINO in caso di intolleranza allo specifico prodotto.

PREMESSA: Nel momento dell’aplasia (abbassamento delle difese), la mucosa in genere, ma soprattutto, ed in questo caso, quella del cavo orale,

può andare incontro facilmente a lesioni, nonché all’insorgenza di un’ infiammazione generalizzata chiamata stomatite, con facilità di sovrammissione batterica e/o fungina.

Ecco l’importanza in tale fase delicata di attenersi ancora più scrupolosamente al protocollo di igiene.

OBIETTIVO: Non provocare lesioni traumatiche della mucosa orale.

FREQUENZA: - Almeno due volte al giorno

      - Tutte le volte che è necessario per lenire il dolore

OCCORRENTE: 

                    - Garze

 - Soluzione fisiologica

 - Collutorio

 - Materiale per lavaggio mani

INTERVENTO:

  • Predisporre tutto l’occorrente per la pulizia del cavo orale;
  • Lavare le mani con il disinfettante/detergente;
  • Bagnare il pacchetto di garze con soluzione fisiologica:
  • Arrotolare le garze al dito ed effettuare la pulizia della bocca dall’interno verso l’esterno;
  • Usare una garza diversa per ogni parte della bocca:

1. Palato

2. Lingua

3. Parte sub-linguale

4. Arcate dentarie {A. Superiori B. Inferiori C. Esterne D. Interne

  • Sciacqui e/o deglutizione con il collutorio ANTIFUNGINO

 

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ALIMENTAZIONE

Nei pazienti immunocompromessi, cioè portatori di un deficit immunitario più o meno severo, anche la dieta assume una particolare rilevanza, sia da un punto di vista legato alla possibilità di contrarre infezioni esogene, sia perché l’organismo,sottoposto all’azione di più farmaci e, quindi, già fortemente impegnato a tollerare la tossicità dei farmaci stessi, non dovrebbe essere gravato da un ulteriore lavoro, come potrebbe verificarsi in caso di assunzione di determinati alimenti.

Gli accorgimenti che si dovranno mettere in atto per ridurre il rischio infettivo sono comunque legati, oltre che alla qualità dei cibi, anche e, in uguale misura, alle procedure di conservazione, preparazione, trasporto e consumo degli alimenti stessi.

E’ previsto il servizio di ristorazione che comprende:

La colazione, il pranzo (con primo secondo contorno frutta cotta/budino, grissini) , la merenda, la cena.

I pasti saranno serviti cotti ( quindi NO frutta e verdura cruda o latticini freschi). Oltre a questi, il servizio mette a disposizione:

- Biscotti secchi (Pavesini, Plasmon)

- Fette biscottate;

- Olio;

- Sale;

- Crackers;

- The;

- Camomilla;

- Caffé;

- Marmellate;

- Miele;

- Zucchero.

- Succhi di frutta vari gusti

- Acqua gasata/naturale

In qualunque momento della giornata sarà possibile ordinare the, camomilla, caffè o latte.

Tale alimentazione potrà essere sospesa a giudizio del medico qualora le condizioni cliniche lo rendano necessario.

Non è possibile introdurre cibi preparati dall’esterno (toast,panini,pizze...) ma è necessario consumare solo i prodotti forniti dal nostro servizio  di ristorazione.

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LE FASI DEL TRATTAMENTO

 

 

FASE DI CONDIZIONAMENTO

 

Periodo di tempo durante il quale viene somministrata la chemioterapia con o senza la radioterapia avente tre principali finalità:

Þ       eliminare la malattia di base

Þ       creare lo spazio necessario al nuovo midollo

Þ       ridurre il rischio di rigetto.

Durante il condizionamento vi sentirete stanchi e potrete avere nausea con episodi di vomito, o diarrea. Saranno prese tutte le precauzioni possibili per rendere sopportabile questo periodo, ma alcuni disturbi potranno persistere.

FASE DI RIPOSO

Periodo di tempo (1-2 giorni) necessario per eliminare dall’organismo

i farmaci chemioterapici.

 

GIORNO DEL TRAPIANTO

Le cellule staminali emopoietiche midollari o periferiche ("il midollo"), prelevate dal donatore ed eventualmente manipolate in laboratorio, vengono trapiantate al ricevente attraverso il CVC. La procedura di trapianto si svolge in maniera analoga ad una trasfusione di sangue ed è del tutto indolore. Il trapianto dura mediamente dalle 2 alle 6 ore. Dal giorno del trapianto i giorni verranno contati in ordine crescente (+1, +2, +3, etc).

 

FASE DI APLASIA

Periodo successivo all’infusione delle cellule staminali emopoietiche, di durata variabile (da 10 a 14 giorni circa). In questo periodo il midollo ricevente è stato eliminato e le cellule staminali emopoietiche trapiantate devono ancora iniziare la loro attività di produzione di globuli bianchi, globuli rossi, piastrine; le difese immunitarie sono particolarmente ridotte ed è generalmente necessario effettuare trasfusioni di globuli rossi e di piastrine. In questo periodo la febbre è abbastanza frequente per cui dovrete essere trattati con antibiotici e si dovranno anche fare esami strumentali per individuare eventuali focolai infettivi.

 

FASE DI ATTECCHIMENTO

Periodo in cui il nuovo midollo inizia la sua attività, particolarmente per ciò che riguarda la produzione di globuli bianchi, e quindi ripristina le normali difese immunitarie.

L’attecchimento si considera avvenuto quando si raggiungono i 500 globuli bianchi Neutrofili per almeno tre giorni consecutivi.

Quando i valori ematici (globuli bianchi, globuli rossi, piastrine) raggiungono livelli accettabili e le condizioni generali sono buone è possibile la dimissione.

SITUAZIONI INERENTI IL TRATTAMENTO

DONAZIONE DI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE (MIDOLLO)

Le cellule staminali possono essere prelevate dal midollo o dal sangue periferico.

Nel secondo caso, il donatore viene sottoposto per alcuni giorni ad una terapia con "fattori di crescita", necessaria per fare comparire le cellule staminali nel sangue e quindi viene sottoposto al prelievo delle stesse (staminoaferesi), in regime ambulatoriale presso il Centro Trasfusionale.

Nel caso di trapianti da non consanguineo la procedura di donazione avviene presso il Centro Trapianti più vicino al domicilio del donatore ed un corriere provvede al trasporto delle cellule prelevate.

 

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MALATTIA TRAPIANTO CONTRO OSPITE

La malattia trapianto contro ospite (normalmente definita GvHD, acronimo del nome inglese Graft versus Host Desease) è una complicanza

caratteristica dei trapianti da donatore. Ha il significato di un rifiuto immunologico da parte del midollo trapiantato verso l’organismo che lo ospita. La forma acuta si può manifestare con uno o più di questi sintomi:

diarrea, eruzione sulla pelle, ittero (occhi gialli); compare dopo l'attecchimento ed il rischio rimane per i primi 100 giorni.

Successivamente si può presentare la forma cronica con le più svariate manifestazioni cliniche.

La GvHD compare in circa la metà dei casi di trapianto, può essere controllata dalla terapia; deve essere precocemente diagnosticata e richiede sempre un monitoraggio da parte di medici specialisti in trapianto. Se si manifesta in forma lieve contribuisce a ridurre il rischio di recidiva della malattia di base.

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Problemi possibili durante la degenza

 

FASE

CONDIZIONI PREVEDIBILI

ATTENZIONI E CURE

 

Condizionamento

Nausea e/o vomito

Irritazione della bocca e dell'apparato digerente

Secchezza e

assottigliamento della pelle

Sensazione di debolezza

Stitichezza / diarrea

Farmaci

Farmaci e igiene del cavo orale

 

Idratazione endovena e

Cutanea

 

Riposo

 

Farmaci

Aplasia

Stanchezza/debolezza

 

 

Difficoltà ad alimentarsi

Dolore faringe/cavo orale

Emorroidi

 

Dolore muscolare e

Articolare

 

Infezioni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CONDIZIONI PREVISTE

Riposo, trasfusioni di globuli

Rossi

Nutrizione per via endovenosa

Farmaci, igiene del cavo orale

Farmaci, igiene costante

Attività fisica con esercizi semplici

 

Ambiente a bassa carica

Microbica

Alimenti a bassa carica

Microbica

Profilassi e terapia con

antibiotici, antivirali,

antifungini

Attuazione costante di

ATTENZIONI E CURE

 

 

 

 

 

Rischi emorragici

 

 

 

Febbre

pratiche di igiene personale e

messa in atto di norme

comportamentali

Messa in atto di norme

comportamentali

Trasfusione di piastrine

Farmaci antiemorragici

Farmaci

Attecchimento

Necessità di riprendere

gradualmente il contatto con la normale flora microbica

 

 

Dolori ossei e articolari,

ipotonia muscolare

Uscita del paziente in corridoio per qualche ora al giorno

Educazione all’autogestione del

CVC

Farmaci, eventuale fisioterapia

Dimissione

Ripresa graduale delle

normali attività di vita

nell'arco di almeno sei mesi

Illustrazione delle norme comportamentali

Controlli periodici

Ambulatoriali

 

 

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Glossario

Allotrapianto: trapianto di midollo con raccolta di cellule staminali provenienti da donatore consanguineo (fratello o sorella).

Ambiente a bassa carica microbica: ambiente in cui viene mantenuta, attraverso attività adeguate, una bassa quantità di microrganismi potenzialmente infettanti

Aplasia: periodo dopo il trapianto durante il quale il midollo deve ancora iniziare la produzione delle cellule del sangue e quindi anche delle difese immunitarie

Astenia: diminuizione della forza fisica, debolezza muscolare

Autotrapianto: trapianto di midollo con raccolta di cellule staminali provenienti dallo stesso paziente

Autotrasfusione: trasfusione di sangue prelevato dalla persona stessa

Catetere venoso centrale o CVC: tubicino di silicone, posizionato sopra la

mammella, utilizzato per le infusioni e per i prelievi

Cellule staminali emopoietiche: cellule madri dalle quali originano le cellule del sangue

Chemioterapia: terapia farmacologica per il trattamento di forme tumorali

Difese immunitarie: insieme di cellule deputate alla difesa dell'organismo

dalle malattie

Emoglobina: proteina contenuta nei globuli rossi deputata al trasporto dell'ossigeno ai tessuti

Espianto di midollo: procedura chirurgica attraverso la quale si raccolgono le cellule staminali direttamente dal midollo

Fase di attecchimento: periodo in cui il midollo comincia a riprodurre le

cellule del sangue

Fase di condizionamento: periodo di tempo prima del trapianto in cui viene somministrata la chemioterapia e/o radioterapia

Fase di riposo: periodo di 1-2 giorni precedente il trapianto, necessario per eliminare i residui tossici dei chemioterapici

Fattori di crescita: farmaci usati per stimolare la riproduzione delle cellule staminali del midollo

Flora microbica intestinale: insieme di batteri che sono normalmente presenti nel nostro intestino

Giorno del trapianto (o giorno zero): giorno in cui avviene l'infusione  delle cellule staminali

Globuli bianchi: cellule che si trovano nel sangue, deputate alla difesa dell'organismo dalle malattie

Globuli rossi: cellule che si trovano nel sangue, deputate al trasporto di  ossigeno ai tessuti

Isolamento protettivo: insieme di attività finalizzate a proteggere la persona dal contatto con la carica microbica potenzialmente infettante Malattia trapianto contro ospite (o GvHD): reazione immunitaria del midollo contro l'organismo ricevente

Midollo osseo: tessuto contenuto nelle cavità ossee, nel quale si trovano le cellule staminali

Mini-trapianto: è un allotrapianto nel quale viene impiegata una dose di chemio e/o radioterapia che induce un’immunosoppressione minore

Mucosite: infiammazione di tutto il tratto gastroenterico, che può verificarsi durante la fase di aplasia, come effetto collaterale della chemioterapia

Piastrine:cellule del sangue che servono ad arrestare le emorragie

Profilassi: insieme di azioni necessarie per prevenire le malattie

Radioterapia: terapia a base di radiazioni ionizzanti per il trattamento di

forme tumorali

Rischio infettivo: possibilità di sviluppare infezioni

Staminoaferesi: procedimento di raccolta delle cellule staminali, da un grosso vaso periferico, mediante incannulamento dello stesso

Trapianto da donatore non consanguineo: trapianto di midollo con raccolta delle cellule staminali provenienti da donatore non familiare

Trapianto di midollo osseo: trapianto di cellule staminali: infusione per via endovenosa di cellule staminali in grado di ripopolare il midollo, dopo chemioterapia

 

 

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